
Quarant’anni di innovazione al servizio della salute. Medica Spa ha celebrato a Bologna i suoi 40 anni di attività con il convegno internazionale "40 Years of Medica: Innovating Health for Tomorrow", che ha visto la partecipazione di esperti, partner e istituzioni da tutto il mondo.
L’evento ha rappresentato un’occasione per riflettere sulle sfide future della sanità, tra invecchiamento della popolazione, aumento della spesa sanitaria e necessità di nuove soluzioni tecnologiche.
Fondata nel 1985 con l’idea di proporsi come partner di riferimento per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni nel campo della purificazione del sangue, Medica è oggi un’azienda attiva a livello globale, impegnata nella progettazione e commercializzazione di dispositivi medici, macchine elettromedicali e sistemi di filtrazione per l’acqua.
"Questo evento non è solo una celebrazione, ma un’occasione per guardare al futuro – ha dichiarato Marco Fecondini, CEO di Medica – e per farlo abbiamo voluto coinvolgere partner scientifici e industriali con cui condividiamo la passione per l’innovazione. Nella nostra storia spesso abbiamo intrapreso progetti guidati più da valori etici che da ritorni economici immediati. Così, ad esempio, è nata Carpe Diem, la prima macchina per la purificazione del sangue pensata per i neonati: un esempio di tecnologia nata da una sfida clinica concreta".
“Carpe Diem è una macchina innovativa per la dialisi neonatale, progettata per curare neonati di basso peso affetti da gravi problemi renali e cardio-renali. Miniaturizzata e ad alta precisione, è stata sviluppata da Medica presso l’Istituto Internazionale di Ricerca Renale di Vicenza IRRIV per trattare disfunzioni renali acute nei pazienti più fragili e ha già dimostrato la sua efficacia in casi complessi come insufficienza renale, acidosi, iponatriemia e oliguria in pazienti di tutto il mondo. Carpe Diem è un esempio di sinergia tra un istituto di ricerca e una industria sensibile ai valori etici dell’innovazione”, ha commentato Claudio Ronco fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerca Renale di Vicenza - IRRIV e relatore al convegno.
Tra i prodotti più recenti e di prossima introduzione al mercato realizzati da Medica va segnalato anche AD1, un dispositivo indossabile per l’ultrafiltrazione continua e isolata, progettato assieme all’Istituto di Ricerca Renale di Vicenza per supportare pazienti con insufficienza cardio-renale. È il più piccolo e leggero della sua categoria, alimentato a batteria, facile da usare grazie al kit pronto all’uso e dotato di sensori di sicurezza.
COLLABORAZIONE TRA INDUSTRIA E COMUNITÀ SCIENTIFICA PER VINCERE LE SFIDE DELLA SANITÀ
Il convegno è stato l’occasione per una riflessione ad ampio raggio sulla sanità, toccando temi cruciali come le sfide che la medicina dovrà affrontare sia clinicamente sia strutturalmente, l’impatto ambientale dei sistemi di cura, le nuove tecnologie per la terapia intensiva e le malattie rare. Centrale anche la questione della sostenibilità, non solo economica ed ecologica, ma anche organizzativa e sociale.
"La collaborazione tra l'industria e la comunità scientifica è fondamentale e strategica per affrontare le grandi trasformazioni che la medicina moderna propone. Occasioni come questa ci aiutano a comprendere meglio quale sia la direzione da seguire per sviluppare soluzioni sempre più efficaci, accessibili e nello stesso tempo rispettose dell'ambiente - ha dichiarato Loreto Gesualdo, Presidente FISM Federazione Società Medico-Scientifiche Italiane -. Medica ha sempre rappresentato nel corso degli anni un esempio di innovazione sostenibile e prosegue in questa traiettoria".
Accanto alla medicina, il convegno ha messo in luce anche il potenziale della ricerca traslazionale, ovvero la capacità di trasferire competenze maturate in ambito clinico verso altri settori che influenzano la salute pubblica, come la riabilitazione e l’accessibilità alle risorse idriche. Una sfida che riguarda non solo la tecnologia, ma anche il modello di impresa e di collaborazione tra pubblico e privato.
“La ricerca nel settore dei dispositivi medici– ha sottolineato Guido Beccagutti, direttore generale di Confindustria Dispositivi Medici – è cruciale per il continuo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e il partenariato pubblico-privato rappresenta un’opportunità per rafforzare la competitività del settore. Le aziende italiane che investono in ricerca sono un pilastro per l’economia, e per questo è essenziale creare una politica industriale dinamica e attrattiva, in grado di valorizzare le eccellenze locali e attrarre investimenti. Realtà come quella di Medica non devono essere eccezioni, ma modelli da replicare, per costruire una sanità moderna, efficiente e sostenibile. Solo con la collaborazione tra tutti gli attori della salute possiamo costruire un sistema sanitario più competitivo e inclusivo, per il bene del Paese”.
INNOVAZIONE SOSTENIBILE: MEDICA E CNR INSIEME PER LA SALUTE E L'AMBIENTE
Con uno sguardo al futuro, Medica continua a investire in ricerca e a sviluppare nuove tecnologie in collaborazione con centri di eccellenza, università e società scientifiche.
È stato quindi sottolineato come, in collaborazione con il CNR, Medica abbia sviluppato una nuova tecnologia di filtrazione basata sull’ossido di grafene per rimuovere contaminanti dall’acqua potabile, tra cui i PFAS, noti come “inquinanti eterni”. Da questa sinergia sono nati i filtri Graphil e, nel 2024, il marchio Graphisulfone®, efficace contro PFAS e metalli pesanti come il piombo. Pensati per l’uso domestico, questi dispositivi offrono una soluzione innovativa e pratica per la sicurezza idrica.
Sempre con il CNR di Bologna, Medica ha avviato una significativa collaborazione che si è concretizzata nel progetto Life Remembrance, che ha portato alla creazione del Water Living Lab, un impianto pilota installato presso il potabilizzatore di Pontelagoscuro a Ferrara.
Il Water Living Lab rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare applicata alla ricerca: utilizza granuli polimerici contenenti grafene, ricavati dall’ottimizzazione dei processi produttivi delle membrane dell’industria biomedicale prodotte da Medica Spa. Questi materiali innovativi, testati e validati dal CNR-ISOF di Bologna, sono in grado di trattenere ed eliminare microinquinanti emergenti presenti nell’acqua, come PFAS, farmaci, cosmetici e antiparassitari, con un’efficacia superiore rispetto ai tradizionali carboni attivi granulari.
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